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La famiglia fra natura e cultura
 
La famiglia fra natura e cultura
famiglia e scuola nell'educazione sessua...
   
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La famiglia fra natura e cultura  - Famiglia & Figli > La Famiglia
 
 

La famiglia fra natura e cultura

 
     
 

a cura della Dott.ssa Adriana Rumbolo

 
     

  Famiglia tra natura e cultura
     
  Chiusi fra le mure domestiche
     
  Gli indici puntati
     
  La famiglia non è facile
     
  La nascita di un figlio
     
  Cucciolo e mamma
     
  Il cervello sociale
     
  Un tagliando emotivo
     
  Adolescenti ed educazione sessuale
     

 
 

Famiglia tra natura e cultura

La Natura tuonò:maschio e femmina, ogni incontro,  preludio di attrazione e probabile  incontro sessuale e poi:  • Maschio libero
                                                   • Femmina con possibile maternità e conseguente accudimento cuccioli      

La  Cultura ordinò:uomo e donna: attrazione sessuale selettiva, matrimonio, famiglia ,procreazione .educazione figli
                                     
• Uomo, donna ,<genitori

Famiglia:  matrimonio,  festa,  acquisto casa,  nuovo ruolo sociale,  sessualità benedetta si incontrano nella  più difficile convivenza  di  natura e cultura.
La monogamia sembra non appartenga alla razza umana.
Gli sposi  spesso definiti maturi solo  per la “decisione di sposarsi”, senza  alcuna esperienza della  nuova quotidianità che li aspetta
Il ruolo sociale,  legalizzato dal  contratto della loro unione.
Ma la cosa più  importante che i neosposi portano  con sé e che nessuno conosce, forse nemmeno loro,  é la  “dote personale” ovvero il percorso del  proprio vissuto nel bene e nel male con  apparati genici ed esperienze differenti.



Chiusi fra le mure domestiche

E’ vero che prima del matrimonio la coppia , spesso,  ha già vissuto momenti intimi di convivenza e condivisione su tanti piani, ma è in seguito che li aspetterà una  nuova esperienza  del  vero e autentico senso di stare insieme.
Sarebbe augurabile che arrivassero  protetti da  approfondimenti  e informazioni il più ricco e vario possibile:  religioso, psicologico, scientifico, etc. e la coscienza  che nelle divergenze importanti  negoziare è la chiave migliore e  si può e si deve chiedere aiuto.
Nelle foto della cerimonia l’ultima traccia del mito del Principe Azzurro e della Bella Addormentata poi   un’altra realtà, altrettanto bella  ,ma sicuramente   meno  fiabesca.
Chiusi fra le mura domestiche,senza testimoni si troveranno nudi più nell’anima che nel corpo.Il soggetto più fragile  e immaturo  spesso ,pretenderà, come garanzia d’amore eterno e inossidabile che  l’altro  si faccia carico delle sue problematiche del passato  più o meno gravi  per sopportarle o risolverle .e se non avviene l’accuserà di non amarlo/a e si potrebbe aprire subito una crisi  più o meno grave
A pochi   è stato insegnato che se si vuole cambiare  qualcosa  è bene cominciare da se stessi..


Gli indici puntati

In famiglia entra una brutta copia di tribunale  e gli indici puntati si sprecheranno.
Non si può più rimandare di approfondire il percorso  già iniziato prima del matrimonio  ora in un contesto più realistico.
Cancellare le competizioni ,  essere chiari e comprensivi con se stessi e con l’altro/a, perseguire un ‘armonia mente__corpo non ancora  compiuta .
Pensare che quanto avviene non dipende  solo dalla coppia che non è, avulsa dalla vita: siamo in mezzo a mille eventi imprevedibili e imprevisti che inevitabilmente ci coinvolgeranno (malattie,crisi economiche,,,,,)quindi sarebbe opportuno mettere  al bando anche i sensi di colpa.

La famiglia non è facile

Se la negoziazione  presentasse  difficoltà e la comunicazione si mescolasse  a crescente aggressività o rabbia distruttiva ,non esitare a chiedere ,con urgenza,  aiuto soprattutto prima dell’arrivo di un bambino.
La famiglia non è facile ma al momento non sapremmo come sostituirla ,e  poiché dopo tanti anni  facendo il suo  bilancio ci troviamo  drammi e tragedie ma anche ricordi insostituibili di struggente tenerezza e bisogno di radici e di identità si potrebbe tentare di  prevenire e contenere le espressioni peggiori per migliorarla.


La nascita di un figlio

Dopo essersi dedicati all’armonia della coppia spesso, un bambino diventerà il desiderio primario.
La famiglia si allargherà con un altro individuo tutto nuovo  da conoscere ed educare.
La scienza ci spiega che il progetto genetico comincia a svilupparsi nella cellula uovo appena fecondata.
In realtà i geni fanno due cose nel più ampio senso biologico: ci rendono tutti uguali (siamo tutti umani), e ci distinguono anche gli uni dagli altri (ognuno di noi ha un corredo genico unico che concorre alla nostra individualità).
Da subito  è necessario l’insegnamento della mamma al bambino  della modulazione delle emozioni:paura, rabbia, angoscia da separazione che si trovano nel cervello inferiore ,che in quella fase è dominante perché il cervello razionale superiore del bambino non è ancora pronto al  loro controllo.


Cucciolo e mamma

Se, i  genitori, non saranno in grado di farlo,  per svariate cause, quei bambini  potrebbero  manifestare  in futuro   gravi disturbi  comportamentali ,soprattutto affettivi- sessuali e il mancato sviluppo delle qualità umane superiori ,come la capacità  di provare  interesse per gli altri e di riflettere in modo consapevole sui propri sentimenti.
Anche i  veterinari si raccomandano di  non  staccare i cuccioli dalla madre ,prematuramente,prima che  gli abbia insegnato l’autocontrollo emotivo
Che il dialogo sia sempre il parafulmine privilegiato per raccontare e raccontarsi ,che   le "regole" siano motivate  e la partecipazione attiva  ai progetti familiari apra continue finestre sul mondo con cui negoziare per fare esperienze
Poi l'altalena che prima era tutta sbilanciata dalla  parte della famiglia,  comincerà a bilanciarsi perché  i cuccioli  sempre più sentiranno il sano bisogno, esplorando il mondo intorno,  di affermarsi nel gruppo dei  pari.


Il cervello sociale

Nella   scuola  l'incontro con  una figura molto importante:l'insegnante, depositaria di regole ,di conoscenze , con  il ruolo di "facilitatore" nella gestione del gruppo.Fin dalla scuola materna è importantissimo educare il “cervello sociale” e continuare poi in tutto il percorso scolastico…
 Quindi in una classe, atteggiamenti di prepotenza che sono spie di serio
 disordine emotivo nel soggetto che prevarica e di grave falla, dei
 meccanismi difensivi nel soggetto che subisce non devono passare sotto
 silenzio e l’importanza del limite va ribadita ogni volta che sia
 necessario.


Un tagliando emotivo

Attraverso il dialogo con i ragazzi  ci  si adoperi per una rivisitazione delle emozioni e delle regole di una buona convivenza affinchè  non solo i soggetti implicati, ma tutto il gruppo ne possa beneficiare.
Il bambino che ha già fatto il  primo e più importante percorso emotivo nella famiglia dove il danno più grave potrebbe essere stato quello di non avere potuto esprimere se stesso facendolo  sentire costantemente insicuro e minacciato, potrebbe lanciare proprio nella scuola  messaggi di disagio  nel comportamento e nell'apprendimento: la scuola grande lente d'ingrandimento dei disordini emotivi a seconda dell'età può coinvolgere i ragazzi in incontri per  un tagliando  emotivo dove se è necessario concorrerà anche la famiglia nella sua dinamica di accompagnamento di un soggetto in crescita.

Adolescenti ed educazione sessuale

La famiglia non va mai in vacanza , ma sarebbe opportuno prendere delle sane distanze per esempio nell’adolescenza.
Nessun mammifero trattiene un cucciolo divenuto adulto ,anzi lo allontana con decisione
Nei confronti degli adolescenti dovremmo essere più coraggiosi e responsabili  rispondendo alle domande su cosa avviene al loro corpo, perché avvertono  delle sensazioni mai sperimentate prima, perché si sentono attratti dagli altri.
Assolvere questo compito non è facile  perché  spesso, i tabù che creano le barriere tra le generazioni sono gli stessi che vivono i genitori, in molti casi “vittime di un’educazione assente ,distorta , sbagliata.
Però è un compito che fortunatamente  non deve e a volte non può essere assolto esclusivamente dalla famiglia
La scuola non può restarne estranea.
In un incontro in una scuola media delle mamme mi fecero una domanda  molto importante e saggia:”Ci dia informazioni per educare i nostri figli  maschi ad essere meno dipendenti, più autonomi insomma meno mammoni”
A quella riunione erano  presenti 28 mamme , 2 papà.
Le ho guardate incredula era la prima volta che delle mamme  mi facevano questa richiesta  ed è stato importante che la facessero a scuola ribadendo la loro fiducia nell’istituzione.
La madre che è così importante nei primi mesi per la sua influenza sulla stabilità affettivo_ emotiva del bambino ,  poi per tanti motivi(amor di pace, necessità varie padre che svicola ) si occupa da sola dell’educazione dei figli rifiutandone ,inconsciamente la maturazione sessuale, forse perché esiste solo il ruolo di madre dei  cuccioli  e  non   quello di madre di un uomo,     con gravi pericoli per l’equilibrio psicologico dei figli.
La scuola non deve avere paura dell’educazione sessuale  perché parlare di educazione sessuale equivale a educazione affettivo_emotiva e viceversa.
E la famiglia  è sempre lì a sostenere colpe che sarebbe  più giusto condividere con la società.                                                                                                     Dott.ssa Adriana Rumbolo

 




 

 

famiglia e scuola nell'educazione sessuale dei nostri figli

     
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